STORIA

La Birra Waterloo


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1815

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Sappiamo per certo che durante la battaglia di Waterloo si fa largo consumo di vino, birra e distillati. La birra è prodotta localmente, i distillati provengono da genièvreries locali o sono importati dall'Olanda e dalla Gran Bretagna. La prima bottiglia di Guinness (sul continente) viene consumata ufficialmente presso la fattoria, come documentato da un ufficiale inglese.


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2000

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Anthony Martin cerca di produrre e rilanciare il marchio Waterloo dall'hotel di famiglia nella
"Sucrerie de Waterloo". Una ristrutturazione aziendale ritarda il progetto.


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2005

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Adrien Desclée riesce a produrre e lanciare il marchio Waterloo, con una versione scura e una Strong Blond.


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2013

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Anthony e Adrien uniscono le forze e si lanciano in una sfida audace: restituire alla birra Waterloo il suo prestigio, dal campo di battaglia al bar. Waterloo si unisce a Timmermans, Guinness, Gordon, Bourgogne e altri, tutti membri della John Martin Finest Craft Beer Selection.


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2014

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Il gruppo di Anthony Martin acquista e ristruttura la fattoria di Mont-Saint-Jean, conosciuta come “l’ospedale inglese", monumento storico e protetto, situato nel cuore del campo di battaglia di Waterloo. La produzione di birra inizia immediatamente.


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2015

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Ai festeggiamenti del bicentenario sono presenti presso la fattoria i discendenti sia del principe di Waterloo (il duca di Wellington) che di Napoleone Bonaparte. Migliaia di persone si riuniscono per celebrarne la ristrutturazione. Una visita al nuovo museo sulla medicina diventa una tappa obbligata per tutti i visitatori del campo di battaglia.


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2016

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Al microbirrificio si aggiunge una microdistilleria: viene distillato il Waterloo Gin e all’anno seguente risalgono le prime botti di rovere per il futuro whisky (commercializzato nel 2020).


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2019

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Dopo lunghe trattative con le autorità locali, iniziano i lavori di ampliamento per ospitare il ristorante, le cantine di invecchiamento, l'esposizione e altre sale riunioni.


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2020

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Tra la crisi del COVID19 e i notevoli sviluppi edilizi della fattoria, le vendite di Waterloo nel settore della ristorazione soffrono sia in patria che nell’export, ma raggiungono livelli record nei supermercati di tutto il mondo. Il Waterloo Whisky viene lanciato da Edward Martin, il figlio più giovane di Anthony.


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2021

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Viene finalmente inaugurato il nuovo edificio, con un po' di ritardo a causa della crisi del Covid19. Il ristorante viene aperto, le botti di rovere nella nuova cantina vengono riempite lentamente con il futuro whisky; la produzione viene raddoppiata con la nuova distilleria artigianale, il museo viene ampliato e il gruppo Anthony Martin sposta la sua sede da Genval alla fattoria di Waterloo.

STORIA

La fattoria di Mont-Saint-Jean

LA FATTORIA IERI

La birra Waterloo è prodotta con passione nella fattoria di Mont-Saint-Jean, situata sul campo di battaglia di Waterloo. La notorietà di questo sito storico, situato a cavallo tra Waterloo, Plancenoit e Brain-l’Alleud, risale a molto prima dei combattimenti del 18 giugno 1815.


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13
Secolo

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Nel 1219, Mont-Saint-Jean figurava già nella Carta di Enrico I, una donazione della famiglia Wasseige all'ordine di San Giovanni di Gerusalemme (poi Ordine di Malta) la cui famosa croce è situata sopra l'ingresso della casa dal 1682 ad oggi. Nel 1230, la fattoria passò sotto il comandante Arnould.


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18
Secolo

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A partire dal 14° secolo, i vasti edifici vennero affittati e acquisiti nel 1657 dalla famiglia Boucquéau. Nell'agosto 1705, la fattoria fu testimone della sua prima grande battaglia: il duca di Marlborough partì da Mont-Saint-Jean per attaccare l’armata francese a Overijse.

Gli edifici attuali risalgono al 1719, anche se nel 1765 furono convertiti in una struttura a pianta centrale. Il sito comprende un edificio, un birrificio, delle stalle, una porcilaia, dei fienili, un forno, un pozzo e una cappella. Nel 1765, la strada su cui era situata la fattoria (inizialmente a est) venne spostata nel luogo in cui si trova oggi. Si narra che questo importante dettaglio non riportato sulla mappa di Napoleone sia la ragione per cui nel 1815 attaccò erroneamente un'altra fattoria a La Haye Sainte.


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19
Secolo

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Nel 1778 furono intrapresi importanti lavori di ristrutturazione. Dopo la Rivoluzione francese, la fattoria venne dichiarata di proprietà nazionale, solo per essere riacquisita da un privato (Gregory Boucquéau) nel 1815.

Nel 1846, la fattoria fu venduta alla famiglia Claus (agricoltori delle Fiandre), che vi rimase fino al 2005.

La fattoria ebbe un ruolo chiave durante la battaglia di Waterloo: il Duca di Wellington decise di stabilirvi il suo ospedale da campo durante il famoso "Ballo della Duchessa di Richmond", tenutosi il 15 giugno 1815 a Bruxelles.

Vi furono curati 6.500 soldati feriti, sotto la direzione del vice ispettore Gunning (Royal Army Medical Corps), da cui il nome “l’ospedale inglese”: "l'Hôpital des Anglais".

I soldati britannici non furono gli unici ad essere curati a Mont-Saint-Jean. Per quattro giorni, medici e chirurghi assistettero incessantemente i numerosi feriti e i moribondi. La scena era paragonabile a una carneficina e, secondo le testimonianze, "gli arti amputati venivano ammucchiati intorno all'aia". In seguito alle quattro battaglie che ebbero luogo tra il 15 e il 18 giugno 1815, il numero delle vittime raggiunse i 63.000.

Vi fu curato il principe Guglielmo d'Orange-Nassau per una ferita alla spalla, prima di essere trasferito a Bruxelles. Nel 1826, il re Guglielmo I d'Olanda, suo padre, eresse in suo onore il Lion Mound, proprio di fronte alla fattoria. Vi furono curati anche gli aiutanti di campo di Wellington, i colonnelli Delancey e Gordon, e Lord Fitzroy Somerset, il nipote e segretario di Gordon.

A quel tempo, l'acqua a disposizione era troppo inquinata e per evitare infezioni era molto più sicuro bere birra e altre bevande alcoliche (compresi gin e whisky). Le birrerie locali fornivano ai soldati birra ad alta fermentazione, come la birra Waterloo.

Napoleone battezzò Waterloo la "Battaglia di Mont-Saint-Jean", visto che la fattoria era un obiettivo chiave degli attacchi francesi (come è stato dimostrato dai ritrovamenti archeologici di Waterloo Uncovered nel 2019).

Nel maggio 1860, Victor Hugo soggiornò proprio vicino alla fattoria, all'Hotel de Colonnes, per ultimare "Les Misérables".


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20
Secolo

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A rischio di demolizione nel 1906 e salvata all'ultimo momento, il portico della fattoria crollò nel 1926, forse a causa della linea del tram che costeggiava l'edificio. Di nuovo in pericolo nel 1972 per la costruzione dell'autostrada, la fattoria fu salvata da famiglie locali che crearono il Comitato Waterloo. In seguito abbandonata, una parte della fattoria crollò nell'aprile 1994.

Il 24 gennaio 1995, la guardiola, le stalle e il fienile furono classificati come monumenti storici. Nel 1996 venne acquistata dalla famiglia Janssen e sostenuta dalla Regione Vallonia: il portico crollato venne ristrutturato, ma il resto della fattoria rimase fatiscente e strutturalmente instabile.


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21
Secolo

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Nel febbraio 2014, l'imprenditore locale Anthony Martin decise di acquistare e ampliare la fattoria, ristrutturandone tutti gli edifici (compreso il fienile che ospitava l'ospedale) nel segno della tradizione e in maniera protetta. In seguito aprì la fattoria al pubblico, con un ristorante e un museo sulla medicina che ospita una collezione eccezionale. Nella fattoria, ormai popolare tra turisti, gente del posto e storici, si svolgono numerosi eventi.

Nel 2019 Waterloo Uncovered portò alla luce importanti scoperte archeologiche che provano che la fattoria fu attaccata dalle forze francesi e difesa vigorosamente dagli alleati.

Nel 2021, i Martin inaugurano un nuovo ampliamento che, oltre al birrificio e alla distilleria, ospita un museo sulla medicina, un ristorante, sale conferenze e sale riunioni.

LA FATTORIA OGGI

Anthony Martin, il nuovo proprietario della fattoria di Mont-Saint-Jean e la sua squadra si trovano di fronte a una vera e propria sfida. Un piano d’urgenza è in corso per salvare il sito. Il progetto è realizzato in collaborazione con gli architetti dello Studio André Dupont et Associés, specializzato nel patrimonio artistico ed edifici tutelati. Si occupano anche del restauro del famoso Castello di Hougoumont.

L’obiettivo è quello di preservare questo patrimonio artistico, dinamizzandolo. La fattoria di Mont-Saint-Jean ambisce a diventare un polo d’attrazione turistica di primaria importanza. Accoglie già un microbirrificio dove si produce la birra Waterloo.

Il sito offre anche un’ampia sala per eventi (La Grange), un eccellente ristorante (L’Orangerie du Prince), un negozio specializzato nei prodotti della regione (Le Comptoir), un museo, la visita della Corte e dell’Orto. A breve saranno aperti un parco giochi a tema e una fattoria didattica destinati ai bambini.

Visitate la Fattoria di Mont-Saint-Jean e il suo micro-birrificio artigianale.

Ferme de Mont-Saint-Jean

Chaussée de Charleroi 591
1410 Waterloo, Belgio

T. +32(0)2 385 01 03

STORIA

La battaglia di Waterloo

Situata a una ventina di chilometri da Bruxelles, la città di Waterloo è famosa nel mondo intero per essere stata teatro di una delle più famose battaglie napoleoniche: la battaglia di Waterloo.

Questa battaglia leggendaria si svolse il 18 giugno 1815 e terminò con la vittoria decisiva di due eserciti: quello degli alleati, guidato dal Duca di Wellington (composta da britannici, tedeschi e olandesi) e quello dei prussiani. Entrambi si opponevano all’armata francese comandata dall’Imperatore Napoleone I.

In realtà, i combattimenti non ebbero luogo esattamente a Waterloo, ma un po’ più a Sud, nel territorio degli attuali comuni di Lasne, Braine-l’Alleud e di Genappe. In Francia, la battaglia prende spesso il nome di “battaglia di Mont-Saint-Jean”, dicitura più precisa.

Questa battaglia fu l’ultima a cui prese parte personalmente Napoleone, che aveva ripreso il controllo della Francia durante il periodo chiamato dei “cento giorni”. Malgrado il suo desiderio di continuare lo scontro con delle nuove forze che si andavano costituendo, dovette abdicare per mancanza di sostegno politico quattro giorni dopo il suo ritorno a Parigi.

La battaglia di Waterloo è considerata come un fatto storico importante che mise fine alla conquista napoleonica e stabilì le frontiere della futura Europa.

Ai giorni nostri, il campo di battaglia di Waterloo è uno dei più grandi siti storici europei e si conserva quasi intatto. Ogni anno, più di 300.000 visitatori venuti da ogni parte del mondo si accalcano e scalano la Collina del Leone per ammirare la distesa di terre sulle quali le truppe si affrontarono così ardentemente.

Tutti gli anni, nel mese di giugno, migliaia di figuranti si radunano per rivivere la battaglia. Questo spettacolo estremamente realistico lascia senza fiato le migliaia di spettatori che hanno la fortuna di assistervi.

Nel 2015 è previsto un grande progetto teso a festeggiare il bicentenario della battaglia. Un nuovo museo sotterraneo, la ristrutturazione della fattoria-birrificio di Mont-Saint-Jean, una scenografia in 3D firmata da Franco Dragone, un percorso napoleonico, dei bivacchi e una ricostruzione eccezionale che coinvolge 6.500 figuranti dovrebbero attirare intorno ai 200.000 visitatori quest’estate e, in seguito, 500.000 visitatori ogni anno.